Fernando Rea "C’Arte su carte " a cura di Loredana Rea
29/01/2022 al 26/03/2022GIOCANDO CON LA CARTA
Per Fernando Rea la carta non è solo stimolo e strumento espressivo di creatività inesausta, quanto piuttosto elemento originario di una ricerca che ha prodotto una molteplicità di esiti formali, a restituire le infinite sfumature legate a premesse concettuali e soluzioni processuali elaborate in momenti storici diversi, ma sempre in un confronto serrato con la realtà del proprio tempo.
Fin dagli anni ’50 la carta non ha rappresentato soltanto una superficie pronta ad accogliere i segni di una progettualità in fieri, quanto soprattutto la materia duttile attraverso cui l’artista da sempre ha potuto sondare le possibilità espressive del suo linguaggio, incidendola, manipolandola, dipingendola, scolpendola, incollandola strati su strati.
Per questi nuovi lavori, i fogli di carta colorata, tagliati e sagomati, attraverso calibrati interventi capaci di far dialogare tra loro materia e forma, si tramutano nei frammenti di un ininterrotto racconto, per tracciare i confini mobili di un immaginario fecondo e sempre pronto a elaborare gli stimoli di una quotidianità vissuta nel segno dell’arte e a caricarsi di nuova energia per scompaginare le regole della consuetudine.
Sono “carte da muro” o leggerissime sculture in cui a dominare è una giocosità dirompente, segno inequivocabile della necessità di una differente condizione di vivere la realtà e del conseguente bisogno di superare le difficoltà del presente.
Immaginazione, sorpresa, inventiva, illusione, esuberanza e dissacrazione si contaminano a materializzare un linguaggio fertile e in continua metamorfosi, collante tra la levità di una dimensione ludica e il disincanto ironico, di chi guarda i miti e i riti di una società, che con dolorosa urgenza mostra i segni di una profonda crisi.
Giocando con la carta tra leggerezza e serietà Rea, infatti, ha finito con il materializzare l’urgenza di rapportarsi dialetticamente con una quotidianità fatta di contraddizioni e sconnessioni, per superare la destabilizzante precarietà che la pervade, aprire un varco nella sua provvisorietà e guardare oltre.
Loredana Rea